Natura


L’intero Golfo di Gela è stato dichiarato di importanza strategica per la salvaguardia degli uccelli, trattandosi di uno dei più importanti corridoi migratori IBA (Important Bird Area). In questi territori si pratica un’agricoltura estensiva e variegata che ha favorito la conservazione e la diffusione di specie dell’avifauna ormai rare e a rischio di estinzione nello scenario internazionale come la Pernice di mare (Glareola pratincola), l’Occhione (Burhinus oedicnemus), il Grillaio (Falco naumanni) e la Cicogna bianca (Ciconia ciconia); inoltre, in alcune zone si sono conservati esempi di habitat incontaminati, ricchi di biodiversità, in cui la natura è rimasta intatta. Tra questi ambienti, meritano una maggiore attenzione: le dune sabbiose con rare specie vegetali come il Giacinto dal pennacchio di Gussone (Leopoldia gussonei) e la Ginestra bianca(Retama raetam subsp. gussonei), i boschi di querce secolari ricchi di endemismi come l’Eliantemo sanguineo (Heliantemum sanguineum), la macchia mediterranea, le garighe con le essenze tipiche e gli acquitrini temporanei salmastri.

Sono questi i motivi che hanno spinto la Comunità Europea a individuare zone da proteggere, conservare e valorizzare. In particolare la ZPS (Zona di Protezione Speciale) “Torre Manfria, Biviere e Piana di Gela”, e i SIC (Sito di Interesse Comunitario) “Sughereta di Niscemi”, “Bosco di Santo Pietro”, “Macconi e Biviere di Gela” e “Torre Manfria”. Se volete avere un quadro riassuntivo della naturale comprensoriale basta recarsi al Museo Didattico di Storia Naturale di Niscemi.