Palazzo Trigona di Piazza Armerina


Il Palazzo Trigona è uno dei più autorevoli esempi di architettura civile del barocco siciliano, esprime la sua rilevanza monumentale anche dando importanza, scenograficamente e prestigiosamente, allo spazio urbano sul quale si affaccia.

Il Palazzo fu costruito sul lato est della piazza dove si erge il Duomo di Piazza Armerina, alla sommità dell’abitato, in un paesaggio urbano tra i più emozionanti ed affascinanti, in cui tutte le architetture che vi si prospettano, come la Cattedrale e il vescovato, sono legate dalla trama dell’antico selciato.

Appartiene al casato nobile più importante e longevo di Piazza Armerina e dal 1500 fino alla prima metà del 1800, la dinastia dei Trigona ha conquistato nuovi possedimenti, sparsi per tutta la Sicilia, raggiungendo un ruolo importante all’interno dell’aristocrazia dell’Isola.

I lavori del Palazzo iniziarono verso la fine del XVII sec. e sono stati ultimati nella prima metà del XVIII.

Non esistono testimonianze che possano attribuire con certezza una firma alla progettazione ma, si può affermare con buona probabilità che fu l’architetto Orazio Torriani, che seguì i lavori del Duomo, a contribuire alle scelte ed alle idee per la costruzione del Palazzo.

La pianta è rettangolare, con corte interna, si sviluppa su tre piani oltre l’ampio e comodo sottotetto;  il Palazzo è stato realizzato con mattoni di terracotta a faccia vista e pietra arenaria locale, e il prospetto nord, quello sulla piazza Duomo, è delimitato da lesene con un ampio portale al centro, balconi con ringhiere di notevole pregio e finestre.

Al centro, sull’architrave del balcone centrale, troviamo il fregio simbolo del casato: l’aquila reale caratterizzata da uno scudo con sfondo azzurro, un triangolo, sullo spigolo basso sinistro, ed una cometa, in alto a destra.

L’androne immette nel cortile interno, ai locali terrani e ad una ampia scalinata che conduce al piano nobile, invece il piano terra era adibito a magazzini e stalle. Il piano nobile era pavimentato con preziose maioliche di Caltagirone, andate perse ed oggi sono state riprodotte sulla base di frammenti originali; l’ala destra del piano nobile è costituita da due ampie sale con i soffitti decorati in oro e pastello rappresentanti fauna e flora.

La prima di queste sale contiene la cappella di famiglia, chiusa dentro un grande armadio con un altare in legno e un reliquiario.

Il Palazzo Trigona, sarà per eccellenza il “Museo archeologico della città” con l’esposizione di alcune collezioni stabili, proveniente dagli scavi dei siti archeologici del territorio, oltre che oggetti, documenti e materiali che illustreranno la storia della Città di Piazza Armerina; concludendo la lunga attesa che durava da anni per vederlo, finalmente trasformarsi in un vero e proprio Museo collocato in pieno centro storico.

Inizia così la rinascita del quartiere nobile medievale della città di Piazza Armerina, in cui anche i palazzi antichi saranno restaurati da una società immobiliare svizzera.

Oggi, Il Palazzo è sede del Servizio Parco Archeologico della Villa Romana del Casale e delle aree archeologiche di Piazza Armerina e dei Comuni limitrofi; costituisce la Porta del Parco, in cui al suo interno troveranno alloggio gli Uffici del Parco per divenire il Centro Direzionale di tutta l’attività.

Il Palazzo ospiterà anche mostre ed allestimenti temporanei, sedi di convegni e dibattiti, incontri e un Centro Studi sui mosaici e sull’archeologia del tardo-antico, collegato alle più importanti Istituzioni del settore, con riferimento a tutta l’area Mediterranea  rappresentando la Villa del Casale  un primo esempio di meditazione culturale, per l’incontro delle culture nord africane e dell’occidente romano.

Palazzo Trigona sarà anche sede della BIAM (la Biennale Internazionale d’Arte del Mediterraneo), in fase di progetto, che si rivolgerà agli artisti dell’area mediterranea, sul tema del confronto e della conoscenza delle diverse componenti culturali.

 

Fonti

http://www.villaromanadelcasale.it/il-palazzo-trigona/