SIC, ZSC e ZPS


Esistono due tipologie di siti nella rete Natura 2000: la Zona di Protezione Speciale (ZPS) e la Zona Speciale di Conservazione (ZSC).

Ai sensi della Direttiva Uccelli 79/409/CEE, sono state designate le ZPS, ossia aree strategiche idonee alla conservazione delle specie minacciate di uccelli. Il progetto “Important Bird Areas” (IBA) di BirdLife International è servito come riferimento scientifico per istituire le ZPS. Le zone scelte sono dei luoghi di riproduzione, di alimentazione o di migrazione considerate particolarmente importanti per la conservazione degli uccelli.

La procedura di designazione di una ZSC, ai sensi della Direttiva Habitat 92/43/CEE, è abbastanza articolata: ogni Stato individua dei siti potenziali sul proprio territorio (pSIC) che, dopo l’approvazione da parte della Commissione Europea, divengono Siti d’Interesse Comunitario per l’Unione europea e integrati nella rete di Natura 2000. Con la realizzazione di regolamenti e piani strategici di gestione e tutela, ogni SIC diventerà ZSC. Le Zone Speciali di Conservazione hanno come obiettivo la conservazione di habitat naturali o semi-naturali d’interesse comunitario, per la loro rarità o per il loro ruolo ecologico primordiale.

Rete Natura in Italia

In Italia, rete Natura 2000 è costituita da 2314 Siti di Importanza Comunitaria (SIC), 403 dei quali sono stati designate ZSC, e 610 Zone di Protezione Speciale (ZPS).

All’interno dei siti Natura 2000 in Italia sono protetti complessivamente: 131 habitat, 89 specie di flora e 111 specie di fauna (delle quali 21 mammiferi, 11 rettili, 16 anfibi, 25 pesci, 38 invertebrati) ai sensi della Direttiva Habitat e 387 specie di avifauna ai sensi della Direttiva Uccelli.

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Occhione (Burhinus oedicnemus), Manuel Zafarana ©

Nel Golfo di Gela, la rete di Natura 2000 è formata da: