Vittoria


Il fascino di Vittoria è dato dalla cura per le piazze e le chiese, e dalla presenza di bellissimi palazzi in stile eclettico e liberty.

È del Seicento il Castello Colonna Henriquez: inizialmente sede della Contea di Modica, fu poi carcere e oggi Museo Civico. I lavori di costruzione cominciarono il 4 marzo del 1607, e a causa del terremoto del 1693, furono necessari lavori di ricostruzione.

Oggi, intorno al Castello cresce un vero e proprio quartiere.

Poco distante dal castello sorge la Trinità, la Basilica di San Giovanni, la chiesa madre di Vittoria, ubicata nel centro storico della città, in piazza Vescovo Ferdinando Ricca.

Distrutta nel terremoto del 1693, venne ricostruita dal popolo nel 1695 e consacrata nel 1734, divenendo basilica il 5 Aprile 1750.

Il prospetto si articola su tre ordini scanditi e ha una pianta a croce latina con tre navate.
L’interno della chiesa è ricco di marmi, di dorature e di decorazioni a stucco, realizzati nel secondo Ottocento con raffinato gusto eclettico.

Dello stesso periodo è la chiesa di Santa Maria delle Grazie in Piazza del Popolo, che inizialmente sorgeva fuori dal paese, in Piazza del Mercato. Dopo il sisma la piazza assunse maggiore importanza fino a diventare il cuore della città.

La Chiesa ha una sola navata che termina con l’altare maggiore dove si trova un grande quadro raffigurante la Madonna delle Grazie.

Altre Chiese che meritano una visita sono quelle di San Francesco da Paola, San Biagio, San Giuseppe e quella dei Cappuccini.

Al centro della città si può ammirare, in Piazza del Popolo, il Teatro, in stile neoclassico.

La facciata è composta da due ordini di colonne che vanno a formare il portico e la loggia superiore. Nella parte laterale delle colonne si aprono delle nicchie nelle quali trovano posto le statue di Apollo e Diana. All’interno della chiesa si trovano i dipinti di Giuseppe Mazzone.

Neoclassico è anche il Calvario, il piccolo tempio in Piazza Sei Martiri della Libertà. Costruito nel 1859, sopra una cappella affrescata, ha una pianta circolare e ospita il rito detto “I Parti”, che si tiene il Venerdì Santo.

Vittoria è ricca di architetture Liberty che fioriscono negli anni Quaranta.

All’interno della villa comunale sorge la fontana monumentale detta del Garì realizzata tra il 1879 e il 1882. Numerose sono le fontane che ornano ville e piazze della città e la più recente e la Fontana della Pace.

Tra i palazzi più importanti: Palazzo Iacono, Palazzo Leni-Spadafora, Palazzo Iacono-Mazza, Palazzo Carfì-Pavia, Palazzo Battaglia-Mangione e Palazzo Traina.

Vittoria oggi è nota anche per l’alta qualità dei vini che produce. Le sue campagne hanno prodotto ottimi vini fino all’Ottocento quando un’epidemia di fillossera e motivi commerciali spinsero gli agricoltori verso la serricoltura.

Agli inizi del Novecento i vigneti riacquistarono importanza trainati dal successo del Cerasuolo di Vittoria, unico vino siciliano a poter vantare il marchio DOCG (denominazione di origine controllata e garantita). Il Cerasuolo è oggi apprezzato e bevuto in tutto il mondo, d’estate, abbinato alla musica, è il protagonista del Vittoria Jazz Festival Music & Cerasuolo Wine.

Il mercato ortofrutticolo di Vittoria è tra i più importanti d’Italia ed è il luogo dove le primizie coltivate vengono vendute per arrivare in tutta Europa.

Nella stagione calda molti vittoriesi trascorrono le giornate a Scoglitti, frazione balneare del comune. Nota già in epoca araba come Scoglietti dei Colombi, l’insediamento è cresciuto con Vittoria a partire dal Seicento.

Inizialmente vissuto esclusivamente come porto commerciale è oggi meta di turismo balneare. D’estate, sono tanti i turisti che scelgono di trascorrere le vacanze a Scoglitti. Le sue spiagge si riempiono di gente e sull’arenile si tengono diverse manifestazioni sportive.

Interessante anche il mercato del pesce dove è possibile acquistare il pesce appena pescato.

Giuseppe Carrubba

Fonti:
Esplora Sicilia (www.esplorasicilia.com)
Visit Vigata (www.visitvigata.com)